L’intervista social a Stefania Bernabè

Quando e come hai iniziato a fare pallavolo?

Ho iniziato un po’ tardi rispetto alla norma, ma in realtà ho vissuto la pallavolo fin da piccola perché i miei genitori erano entrambi giocatori di pallavolo di serie A e B e quindi mi hanno sempre portato nei palazzetti insieme a loro; mia mamma allenava anche il minivolley e quindi mi divertivo a seguirla e giocare con i palloni. Inizialmente, però, ho provato altri sport perché i miei genitori non volevano obbligarmi a fare pallavolo solo perché già la facevano loro e quindi hanno cercato di farmi provare altro, alla fine però ho scelto il volley.

Quando hai iniziato a giocare a livello professionale?

Quest’anno è il primo anno in serie A; ho fatto per 6-7 anni la serie B qui in zona perché i miei genitori a fine carriera hanno deciso di stabilirsi a Forlì e quindi ho giocato in molte squadre della Romagna: Forlì, Cesena e Ravenna.

Com’è stato questo primo trasferimento fuori casa, anche se sei piuttosto vicino a Forlì?

Ogni tanto sarebbe bello che ci fosse la mamma per aiutarmi con le faccende di casa, però mi sto divertendo, sono in buona compagnia perché ho delle coinquiline (Beatrice Giovanna e Sara Fontemaggi) molto simpatiche, ridiamo e scherziamo, quasi sempre, ogni tanto litighiamo per le faccende domestiche (risata).

Ti piacerebbe fare esperienze anche in altri posti più lontani da casa?

Al momento ti direi di sì, ma comunque non troppo lontano perché sono un po’ più casalinga, ho bisogno della famiglia vicino.

Per via dei tuoi genitori che giocavano a livello professionale invece hai cambiato spesso città, soprattutto da piccola. Com’è stato trasferirsi più volte? Quale città ti è rimasta più nel cuore?

Nei primi spostamenti ero molto piccola quindi non realizzavo bene il perché dovessimo cambiare città, negli ultimi anni invece ne ho sofferto un po’ perché magari avevo instaurato delle amicizie che poi non potevo continuare ad alimentare. La città che mi è rimasta di più nel cuore è Perugia, perché i miei genitori hanno ancora molti amici lì che ci accolgono spesso e quindi torniamo sempre con molto piacere.

Avendo due genitori ex pallavolisti e quindi esperti del settore, senti una certa responsabilità?

Dipende, mia mamma essendo allenatrice a volte mi dà consigli tecnici che cerco di mettere in pratica, ma a volte magari non sono proprio come vorrebbe lei e quindi mi riprende. Come ho detto prima i miei genitori mi hanno sempre lasciato fare quello che volevo e credevo meglio per me e per questo li ringrazio molto perché non sono stati e non sono tuttora insistenti e mi sono sempre vicini.

Se non facessi l’opposto, quale ruolo ti piacerebbe fare?

Non lo so, è un po’ difficile dirlo, magari per similitudine direi lo schiacciatore anche se non sono bravissima a ricevere, oppure un centrale mancino, anche se in realtà i miei genitori erano entrambi centrali e a loro non piaceva tanto.

In passato avevi già giocato a Ravenna, alla Teodora, in particolare nella stagione in cui è stata promossa dalla B1 alla serie A2. Com’è stato far parte di una promozione?

È davvero un bel ricordo ed è stata una bella esperienza, anche perché ho instaurato molte amicizie (anche l’anno prima ero stata a Ravenna nelle giovanili). Il ricordo più bello, comunque, è di quando abbiamo vinto a Montella, vicino ad Avellino, siamo tornati tutti felicissimi ed in particolare una mia compagna di squadra teneva fuori dal finestrino la bandiera giallo-rossa di Ravenna, è stato divertente.

Ti manca giocare alla Libertas? Le tue compagne?

Sì perché ci sono stata 5 anni (non consecutivi); avevamo creato un bellissimo gruppo tanto che il primo anno eravamo arrivate in finale play-off. Mi sono sempre trovata molto bene sia con le ragazze che con i dirigenti, tanto che anche adesso ogni tanto ci sentiamo, abbiamo mantenuto un bel rapporto.

Come ti stai trovando qui a Ravenna nella nuova squadra?

Mi sto trovando molto bene, le mie compagne di squadra sono tutte molto allegre, abbiamo legato molto in questi mesi e quando riusciamo ci troviamo prima o dopo gli allenamenti per fare due chiacchiere. Mi trovo bene anche con gli allenatori, il livello tecnico è molto alto ed è bello sentire pareri da più persone che hanno molta più esperienza rispetto alla tua.

Come ti trovi invece con le tue coinquiline (Beatrice Giovanna e Sara Fontemaggi)? Ti chiedono se le preferisci alla tua famiglia?

È un paragone difficile da fare, però abbiamo creato un bel rapporto, facciamo anche tanti giochi da tavolo la sera e vogliamo sempre vincere tutte e tre.

Cosa dici di Ludovica, la tua vicina di spogliatoio?

Le invado sempre il posto nella panchina e quindi lei si arrabbia (risata).

Laura scrive “il dolore di oggi sarà la forza del tuo domani”…

Quando era tornata da poco a fare gli allenamenti e il nostro preparatore le faceva fare esercizi che la impegnavano molto, le ho detto questa frase e allora adesso ogni tanto salta fuori, un po’ come un motto.

Con quale canzone stai facendo impazzire le tue coinquiline?

“Musica leggerissima” di Colapesce e Dimartino che ha gareggiato a Sanremo, adesso è un po’ il mood generale. Da quando l’abbiamo sentita la metto spesso e la cantiamo insieme.

Che genere di musica ti piace di più ascoltare?

Vario molto, ascolto un po’ di tutto, se devo scegliere qualcosa in particolare direi il pop italiano, che si canta bene e soprattutto so le parole (risata).

Hai un cantante preferito?

Direi Jovanotti, sono anche andata a vedere un concerto in cui mi sono divertita tantissimo.

Anche tu fai l’università, cosa studi?

Mi sono laureata ad ottobre in “Ingegneria informatica” a Cesena e ho deciso di continuare gli studi con “Informatica per il management”. Già da piccola mi piaceva stare a computer e anche a scuola l’informatica era una materia che mi appassionava e quindi ho deciso di continuare su questa strada.

Come concili lo studio con la pallavolo?

Quest’anno, essendo il primo anno fuori casa e da non frequentante, faccio un po’ più fatica rispetto alla triennale in cui invece ho sempre frequentato le lezioni e in cui avevo anche un gruppo di amici con cui studiavo, mentre ora mi devo un po’ più arrangiare per conto mio. Per ora, però, ho dato i primi esami e sono andati bene, sono contenta e quindi spero di proseguire come sto facendo, magari con più difficoltà appunto, ma sono molto determinata.

Segui altri sport oltre alla pallavolo?

Sì, avendo giocato a basket e con una sorella più piccola che gioca a basket mi piace guardare e seguire questo sport sia italiano che NBA, per il resto guardo anche altre discipline ma magari non sono così ferrata come con la pallavolo e il basket.

Hai un atleta preferito?

Parlando di basket direi LeBron James perché oltre ad essere un atleta molto prestante in campo è anche una bellissima figura fuori perché si impegna anche in altre attività, come ad esempio la beneficenza.

Cosa fai nel tempo libero?

Se sto in casa mi piace leggere, guardare film o serie tv, se invece ho la possibilità di uscire mi piace andare con i miei amici a fare una bella camminata oppure un aperitivo o uscire con la famiglia anche.

Ti piace viaggiare?

Sì, qualche viaggio l’ho fatto e quando posso vado; principalmente ho visitato città europee.

Quali sono le città che ti sono piaciute di più?

Per una questione di cuore direi Roma, invece come meta estera Barcellona. A Barcellona ci sono stata con i miei amici e mi piace perché è una città giovane, c’è la parte di divertimento ma anche culturale e poi è sul mare che mi piace molto.

Sei cresciuta in giro per l’Italia, ma sei originaria di Roma. Ci vai spesso? Cosa ti piace di più della città?

Sì, sono nata a Roma, perché quell’anno mio babbo giocava a Roma che è anche la sua città natale, mia mamma invece è di Trento. Quando riusciamo torniamo spesso nella capitale perché c’è la mia famiglia da parte di mio padre che è molto numerosa, ci piace stare in compagnia e anche visitare la città perché essendo grandissima ogni volta decidiamo di vedere una piccola parte e scopriamo nuovi posti.

Progetti per il prossimo anno?

Ancora non me ne sono fatti, voglio continuare a studiare e per quanto riguarda la pallavolo voglio continuare a migliorarmi e farmi trovare pronta nel caso ci siano nuove opportunità.