- Raccontaci il tuo percorso con la pallavolo
Ho iniziato a giocare a pallavolo all’età di 5/6 anni, non esisteva ancora la palla rilanciata e perciò giocavo con le mie compagne più grandi giusto per iniziare a conoscere questo sport. Successivamente nella società dove andavo, Omegna pallavolo, hanno iniziato a istituire la palla rilanciata e altri corsi e così ho iniziato il mio vero percorso con il volley; ho fatto tutte le giovanili lì durante le quali sono stata convocata nelle varie selezioni provinciali e regionali, poi due anni fa sono andata a giocare a Romagnano, l’anno scorso a Piacenza e quest’anno a Ravenna.
- Quando hai capito che la pallavolo sarebbe potuta diventare qualcosa di più serio che una semplice passione?
Non penso esista un momento preciso, già da piccola sognavo di diventare una pallavolista. Sono molto felice che il mio lavoro sia questo e che mi possa dedicare a tempo pieno alla mia passione, è un sogno che si è realizzato.
- Perché hai scelto il 17 come numero di maglia?
Perché quando iniziai ero la più piccola di età, le altre scelsero per prima ed avanzarono il 17 e il 18 e senza ombra di dubbio presi il 17; dopo di che mi ha sempre portato fortuna e quindi guai a cambiarlo ora.
- È il tuo secondo anno fuori casa, ti piace questo tipo di esperienza in altre città?
Come in ogni cosa ci sono i pro e i contro, sicuramente mi piace e non cambierei mai scelta. È una bellissima esperienza, che bisogna sfruttare soprattutto a quest’età perché i treni non passano troppe volte. Per quanto riguarda i contro invece, c’è lo stare lontano da casa, non poter vivere a pieno certe relazioni, con i familiari, il moroso, le amiche e dover rinunciare a tante cose.
- Ti è piaciuta Piacenza?
Sì, anche se ad essere sincera preferisco Ravenna. L’esperienza a Piacenza è stata importante così come quella a Romagnano, entrambe mi hanno dato l’opportunità di conoscere tantissime altre persone con cui tutt’ora ho un bellissimo rapporto di amicizia.
- E di Ravenna cosa ti piace?
Mi piace il centro storico e tantissimo il mare, quando è possibile mi piace andarci e prendere il sole. In generale la trovo molto carina come città.
- Come ti trovi con le nuove compagne di squadra?
Sono riuscita a legare subito con loro, sono tutte molto gentili e simpatiche.
- Racconta cos’è successo all’inizio con il tuo nome e cognome..
All’inizio dell’anno pensavano che fossi io la straniera del gruppo perché avevano visto il mio nome su Instagram “gitrice_bevanna”, invece è solo il mio nome Beatrice Giovanna storpiato. Ancora oggi si scherza un po’ sulla storia del nome (risata)…
- Ti sei laureata a dicembre, raccontaci cos’hai studiato e perché?
Ho studiato “Scienze Biologiche”, inizialmente volevo fare “Infermieristica” poi invece ho cambiato idea e mi sono buttata su questo corso perché mi sarebbe piaciuto poi approfondire un po’ l’ambito della biologia e l’ambito sanitario. Al momento non sto facendo la magistrale perché non ho le idee chiare, sto guardando qualche master, in particolare uno molto interessante che mi piacerebbe frequentare in un futuro prossimo è “Management della sanità”.
- L’interesse per l’ambito sanitario da dove è nato?
Probabilmente è nato un po’ dai miei genitori che sono entrambi infermieri.
- Ti piacciono altri sport oltre la pallavolo?
Sì, mi piace molto il tennis, nonostante io prediliga gli sport di squadra e il calcio, lo seguo abbastanza però in realtà mi piace più praticarlo che seguirlo. Quand’ero piccola giocavo a calcio tutti i giorni nel giardino di casa con mio fratello, eravamo tutte e due molto competitivi, perciò mio papà faceva l’arbitro, però devo dire che cercava di stare più dalla mia parte (risata)…
- Qual è il tuo cartone preferito?
Pippi Calzelunghe, lo adoro, l’avrò guardato mille volte e so tutte le canzoncine.
- Serie tv preferita?
Mi piace tantissimo “Le regole del delitto perfetto”. È un genere triller/giudiziario, penso sia molto accattivante e appassionante come serie tv e poi trovo che la protagonista, Viola Davis, sia fantastica, guardatela tutti mi raccomando!
- Rachele, la volta scorsa, ha detto che sai cantare bene, è vero?
No, purtroppo penso di avere un problema con la musica, siamo due mondi paralleli che non si incontreranno mai. Sono molto stonata ma non mi interessa molto e infatti canto comunque e vengo presa in giro dalle mie compagne, perché non solo non sono intonata ma tante volte non conosco le parole e le invento (risata)…
- Qual è il genere o cantante che ascolti di solito?
Principalmente canzoni italiane in modo da poter cantare a squarciagola. Ascolto molto le canzoni di Alessandra Amoroso, Emma Marrone e Laura Pausini.
- Qualcuno scrive che sei anche cantautrice…
Sì, sono anche una cantautrice, ogni tanto scrivo qualcosa (risata)…
- Guardi “Amici”
Sì e mi piace commentare le varie esibizioni con altre due mie compagne che lo guardano.
- La tua super compagna di stanza (Chiara Poggi) ti chiede di parlare di lei…
Chiara è una persona squisita, condividiamo il posto nello spogliatoio, siamo insieme in stanza in hotel in trasferta ed è lei quella che si occupa delle chiavi perché se ci pensassi io sarebbero più le volte che rimangono dentro la camera, quindi per fortuna c’è lei. È sempre molto simpatica e disponibile.
- Tu coccoli molto le tue coinquiline con le torte, raccontaci un po’…
Ultimamente è nata questa passione di cucinare torte e allora mi piace viziare un po’ Sara e Stefania facendo qualche dolce per loro. Ogni tanto mi piacerebbe fare anche qualche sorpresa e far trovare la torta già pronta, ma Stefania è capace di rovinarle perché le scopre subito.
- Che torte fai di solito?
Mi piace seguire le ricette di Ludovica (Guidi), la settimana scorsa invece ho provato la ricetta del tiramisù di mia mamma che è riuscito buono ma non è mai come quello della mamma…
- Ti piace viaggiare?
Sì, mi piace molto viaggiare e appena sarà possibile mi piacerebbe riprendere a farlo. Gli ultimi viaggi che ho fatto sono stati alle Cinque Terre quest’estate con il mio moroso e a Livigno con una mia amica.
- Qual è una meta che vorresti visitare?
Mi piacerebbe visitare la Puglia e, soprattutto, la Sicilia, perché mia sorella c’è stata per tre estati di fila ed è tornata sempre meravigliata.
- Quando torni a casa tua invece cosa ti piace fare?
Ho la fortuna di abitare in un posto bellissimo, c’ è anche il lago, quindi mi piace tantissimo andare a passeggiare in montagna con le mie amiche, che erano anche mie compagne di pallavolo. Ho davvero una grande fortuna nell’abitare immersa in panorami così belli.
- Qual è il ricordo più bello con la pallavolo?
Sicuramente la finale play-off che ho disputato due anni fa giocando con il Romagnano per la promozione dalla serie B2 alla B1. È stato veramente emozionante perché c’era il palazzetto colmo; è stata una bellissima esperienza arrivare lì dopo un anno molto tosto e giocare la finale. Poi ho un bel ricordo anche dello stage che ho fatto con la nazionale nel 2013.
- Cosa ti auguri per il futuro?
Per il futuro mi auguro di riuscire a realizzarmi in qualunque strada io decida di intraprendere; non sono bene che cosa sarà del mio futuro spero soltanto di realizzarmi.