Conosciamo meglio Alice Torcolacci

 Alice, dalle Marche a Ravenna per il quarto anno, ti consideri ormai romagnola d’adozione?

“Sì, ormai ho tante amicizie qua e sto davvero bene, quindi potrei definire Ravenna come la mia seconda casa. È una città molto vivibile e bella dal punto di vista artistico, poi c’è anche il mare a due passi che mi piace molto. Ho anche la fortuna di poter vivere in centro a contatto con le persone e in mezzo ai monumenti, e questo è molto coinvolgente”.

Cos’è cambiato quest’anno rispetto alla scorsa stagione?

“Quest’anno si è creato certamen­te un gruppo molto più unito e legato, poi c’è un ottimo rapporto con lo staff, che è sempre presente e non ci fa mancare nulla. Viviamo meglio tutte le situazioni e il clima è più sereno: anche quando è capitato di perdere, infatti, ci siamo rimesse sotto a lavorare duramente senza troppe tensioni, concentrandoci soprattutto su quegli aspetti del gioco che dobbiamo migliorare”.

Personalmente su cosa stai lavorando maggiormente?

“Prima di tutto sto cercando di migliorare a livello di atteg­giamento, per essere sempre più positiva e propositiva. Poi naturalmente a livello di tecnica non si finisce mai di imparare e stare in campo in alle­namento ti permette di affinare un po’ tutte le parti del gioco”.

Cosa ti piace fare nel tempo libero?

“Devo dire che non abbiamo mol­to tempo libero, però quando pos­so mi piace uscire con gli amici e magari visitare quei luoghi in città che non ho ancora avuto modo di vedere. Quando il clima lo permet­te mi piace molto andare al mare, anche perché è molto comodo farlo qui a Ravenna. Poi natural­mente c’è anche lo studio visto che ho cominciato quest’anno l’u­niversità”.

Cosa studi? Come ti organizzi tra università e pallavolo?

“Studio Scienze Diplomatiche e Internazionali e, rispetto all’anno scorso quando ero ancora alle su­periori, ora mi sento molto più libera perché l’università ti permette di avere impegni più flessibili. In questo modo riesco a ritagliarmi più tempo per focalizzarmi sugli allena­menti e sulle partite, e devo dire che la mente più sgombra aiuta molto a dare sempre il massimo”.

Cosa ti auguri per questa stagione?

“Personalmente spero di imparare tanto e prendere inse­gnamenti positivi dalle mie compagne di squadra e dall’al­lenatore. Mi auguro come squadra di riuscire ad arrivare a dare il massimo che possiamo, poi faremo i conti a fine anno…”